Tribunale Amministrativo Regionale Emilia Romagna - Bologna sentenza n. 166 del 2014

ECLI:IT:TARBO:2014:166SENT

Massima

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Il ricorso è inammissibile per difetto di interesse all'impugnazione quando il destinatario del provvedimento impugnato abbia spontaneamente dato esecuzione allo stesso, non comportando l'eventuale sua inottemperanza altra conseguenza che il trasferimento dell'iniziativa della sua eventuale esecuzione all'amministrazione, e quando il ricorrente abbia partecipato alla conferenza di servizi condividendone le risultanze e non impugnandone le conclusioni che gli attribuivano ulteriori compiti istruttori, emergendo così la sua acquiescenza al provvedimento impugnato. In tali casi, la mancanza di un interesse concreto ed attuale all'annullamento del provvedimento, comprensivo della connessa domanda di risarcimento del danno, determina l'inammissibilità del ricorso. Le spese del giudizio devono essere poste a carico della parte ricorrente.

Sentenza completa

N. 00627/2006
REG.RIC.

N. 00166/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00627/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la ((omissis))

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 627 del 2006, proposto da:
((omissis)) e Mo Scarl, rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Bologna, via Fossalta,1;

contro

Comune di Pieve di Cento, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Bologna, via ((omissis)) 40/3/A; A.R.P.A.-Agenzia Reg.((omissis)).Rom.;

per l'annullamento

dell'ordinanza di diffida ad adottare i necessari interventi di messa in sicurezza d'emergenza, bonifica e ripristino ambientale e per l’accertamento del diritto al risarcimento de…

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