Cassazione penale Sez. I sentenza n. 3825 del 26 gennaio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:3825PEN

Massima

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Il reato di detenzione illecita di arma comune da sparo ex L. n. 895 del 1967, artt. 2 e 7, è assorbito dal reato di detenzione di arma clandestina ex L. n. 110 del 1975, art. 23, commi 1, 3 e 4, in quanto quest'ultima fattispecie costituisce ipotesi criminosa speciale, contenendo tutti gli elementi costitutivi della condotta di detenzione di un'arma comune da sparo, con l'elemento specializzante della clandestinità dell'arma, ovvero della sua mancata catalogazione o assenza dei segni identificativi previsti dalla legge. Pertanto, nei casi di detenzione di un'arma comune da sparo clandestina, trova applicazione la sola fattispecie di cui alla L. n. 110 del 1975, art. 23, commi 1, 3 e 4, in applicazione del principio di specialità, non essendo configurabile il concorso formale tra i due reati. Inoltre, la denuncia di violazioni di legge non dedotte con i motivi di appello costituisce causa di inammissibilità originaria dell'impugnazione in sede di legittimità, in quanto il parametro dei poteri di cognizione del giudice di cassazione è delimitato dai motivi di ricorso proposti, in applicazione del combinato disposto degli artt. 609, comma 1, e 606, comma 3, c.p.p. Infine, la Corte di Cassazione non può sovrapporre la propria valutazione delle risultanze processuali a quella compiuta nei precedenti gradi di merito, essendo preclusa la rilettura degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione impugnata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI ((omissis)) - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. VANNUCCI Marco - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il 02/11/1965;
Avverso la sentenza n. 3056/2016 RGA della Corte di Appello di Firenze in data 10/11/2016;
Udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
Udite le conclusioni del Procuratore Generale, in persona del Dott. ((omissis)), che ha chiesto l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata in relazione alla condanna per la detenzione di armi comuni, con conseguente eliminazione della relativa pena, e il rigetto del ricorso nel resto.
RILEVATO IN …

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