Il beneficio della liberazione anticipata, previsto dall'art. 54 dell'ordinamento penitenziario, presuppone uno stretto ed indissolubile collegamento tra l'osservazione, il trattamento e la partecipazione del condannato all'opera rieducativa, finalizzati al suo effettivo reinserimento sociale. Tale beneficio non può essere riconosciuto in assenza dello status detentionis in espiazione di pena, che deve sussistere non solo al momento della presentazione della domanda, ma anche al momento della decisione. Inoltre, affinché possa operare il meccanismo della fungibilità della detenzione sofferta senza titolo, ai fini della detrazione dalla pena da eseguire, è necessario che il successivo reato per il quale è in corso l'espiazione sia stato commesso anteriormente rispetto al periodo detentivo per il quale si chiede la liberazione anticipata. Il mancato rispetto di tali presupposti comporta l'inammissibilità della richiesta, anche in presenza di una valutazione negativa circa la partecipazione del condannato all'opera rieducativa, in ragione della commissione di un reato durante il periodo di affidamento in prova al servizio sociale.