Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 14 del 2022

ECLI:IT:TARVEN:2022:14SENT

Massima

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La presentazione di un'istanza di permesso a costruire in sanatoria in relazione a opere abusive oggetto di un provvedimento di demolizione fa venir meno l'interesse alla decisione del gravame proposto avverso a tale provvedimento demolitorio, in quanto la domanda di sanatoria produce l'effetto di rendere inefficace il provvedimento sanzionatorio dell'ingiunzione di demolizione, rendendo così improcedibile l'impugnazione per sopravvenuta carenza di interesse. Tale principio si fonda sulla considerazione che, una volta presentata l'istanza di sanatoria, il provvedimento di demolizione perde la sua attualità e rilevanza, in quanto l'amministrazione è chiamata a valutare la possibilità di sanare le opere abusive, con conseguente venir meno dell'interesse del ricorrente alla decisione del gravame proposto avverso al provvedimento demolitorio. La giurisprudenza amministrativa ha infatti affermato che la proposizione di un'istanza di permesso a costruire in sanatoria, sia essa di accertamento di conformità sia essa di condono, determina l'inefficacia del provvedimento sanzionatorio dell'ingiunzione di demolizione e, di conseguenza, l'improcedibilità dell'impugnazione per sopravvenuta carenza di interesse. Tale principio trova applicazione sia nel caso in cui la sanatoria sia già stata concessa, sia nell'ipotesi in cui sia ancora pendente il relativo procedimento, in quanto in entrambi i casi il provvedimento di demolizione perde la sua attualità e rilevanza, essendo l'amministrazione chiamata a valutare la possibilità di sanare le opere abusive. Pertanto, la presentazione di un'istanza di sanatoria edilizia in relazione a opere abusive oggetto di un provvedimento di demolizione determina l'improcedibilità del ricorso proposto avverso a tale provvedimento, in ragione della sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/01/2022

N. 00014/2022 REG.PROV.COLL.

N. 01973/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1973 del 2008, proposto da
Silvano Cora', rappresentato e difeso dall'avvocato Primo Michielan, con domicilio eletto presso il suo studio in Mogliano Veneto, via Matteotti, 20/1;

contro

Comune di Malo - (Vi), rappresentato e difeso dall'avvocato Dario Meneguzzo, con domicilio eletto presso lo studio Gabriele De Gotzen in Mestre, viale Giuseppe Garibaldi 1/I;

per l'annullamento

dell’ordine comunale di rimozione opere abusive ripristino dello stato dei luoghi n. 109 reg. prot. 0011755 - prat. n. 08A007078 del 16.06.2008, notificata il 17.06.2008; ordinanza di sospensione …

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