Il controllo della fauna selvatica per motivi di tutela delle produzioni agricole deve essere esercitato dalle Regioni, su parere obbligatorio dell'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, privilegiando l'utilizzo di metodi ecologici e non cruenti; solo in caso di comprovata inefficacia di tali misure, le Regioni possono autorizzare piani di abbattimento, avvalendosi delle guardie venatorie e dei proprietari o conduttori dei fondi muniti di licenza per l'esercizio venatorio. L'adozione di ordinanze contingibili e urgenti da parte del Sindaco per la tutela delle produzioni agricole è illegittima, in quanto tali poteri straordinari sono circoscritti alle sole situazioni di emergenza sanitaria o di igiene pubblica, ovvero di pericolo imminente per l'incolumità e la sicurezza pubblica, accertate sulla base di elementi concreti e non di mere presunzioni. Pertanto, l'ordinanza sindacale che dispone l'abbattimento di fauna selvatica per la tutela delle colture agricole, senza il previo parere dell'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica e senza la dimostrazione di una situazione di eccezionale ed imprevedibile pericolo per la salute pubblica, è illegittima per violazione di legge e sviamento di potere.