Cassazione penale Sez. II sentenza n. 28452 del 19 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:28452PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti si configura quando vi sia una fitta rete di rapporti tra i soggetti coinvolti, espressione di un accordo criminoso destinato a durare nel tempo, con una struttura organizzativa caratterizzata da una determinata ripartizione dei ruoli tra gli associati, da rapporti gerarchici e dalla disponibilità di stabili basi logistiche. La prova dell'esistenza dell'associazione può desumersi anche dalle modalità esecutive dei reati-scopo, dalla loro ripetizione, dai contatti fra gli autori, dall'uniformità delle condotte, specie se protratte per un tempo apprezzabile, nonché dalla capacità di reazione mostrata dal gruppo rispetto all'azione di contrasto degli inquirenti e dalla disponibilità di mezzi finanziari di notevolissima consistenza. Il patto associativo non deve necessariamente consistere in un preventivo accordo formale, ma può essere anche non espresso e costituirsi di fatto fra soggetti consapevoli che le attività proprie ed altrui ricevono vicendevole ausilio e tutte insieme contribuiscono all'attuazione dello scopo comune. Ai fini della responsabilità penale per il reato associativo, è sufficiente la coscienza che la propria azione individuale sia radicata in una struttura organizzativa, senza la necessità che ogni associato conosca l'identità degli altri ed abbia concreti rapporti con gli stessi. La prova del reato di importazione di sostanze stupefacenti si considera comunque integrata anche nel caso di semplice transito sul territorio nazionale della droga destinata ad altri paesi, essendo irrilevante che la stessa non sia stata consegnata agli acquirenti finali o che il suo inoltro nel territorio italiano sia avvenuto nell'ambito di un'operazione di "consegna controllata".

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - rel. Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MO. SA. , N. IL (OMESSO);

2) M. P. , N. IL (OMESSO);

3) PA. AN. , N. IL (OMESSO);

4) ZA. FR. AR. , N. IL (OMESSO);

5) P. F. , N. IL (OMESSO);

6) D'. GI. , N. IL (OMESSO);

7) FO. CA. , N. IL (OMESSO);

8) ZA. AN. , N. IL (OMESSO);

9) SP. IG. , N. IL (OMESSO);

10) MI. CA. , N. IL (OME…

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