Cassazione penale Sez. II sentenza n. 12352 del 31 marzo 2021

ECLI:IT:CASS:2021:12352PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato di rapina può essere ritenuto provato sulla base di elementi indiziari, quali la presenza dell'imputato nel luogo e nel momento in cui il fatto è stato commesso, i contatti telefonici e le intercettazioni che dimostrino la consapevolezza dell'imputato delle attività illecite poste in essere dai concorrenti, anche se tali elementi probatori siano stati acquisiti in un momento successivo rispetto alla data di commissione del reato. L'omessa escussione di un coimputato nel giudizio abbreviato non costituisce vizio di omessa assunzione di prova decisiva, essendo rimessa al giudice la valutazione della necessità di tale integrazione probatoria. Inoltre, la mancata concessione delle attenuanti generiche, se adeguatamente motivata sulla base di elementi di fatto, non è censurabile in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VERGA Giovanna - Presidente

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. PARDO Ignazi - rel. Consigliere

Dott. PERROTTI Massimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/09/2018 della CORTE APPELLO di VENEZIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. IGNAZIO PARDO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. BALDI Fulvio, che ha concluso chiedendo in via principale il rigetto del ricorso ed in linea subordinata la rimessione alle Sezioni Unite della questione relativa alla valenza della mancata resipiscenza ai fini …

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