Cassazione penale Sez. V sentenza n. 35542 del 26 settembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:35542PEN

Massima

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Il dolo del reato di falsa attestazione in dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, ai sensi dell'art. 483 c.p., non può ritenersi sussistente quando l'omissione o l'errata indicazione di elementi reddituali non abbia influito sull'ottenimento del beneficio richiesto, essendo più probabile che la condotta sia stata determinata da superficialità o dimenticanza piuttosto che da consapevolezza e malizia. La valutazione del giudice di merito in ordine all'elemento soggettivo del reato, adeguatamente motivata, è insindacabile in sede di legittimità, in quanto rientrante nell'ambito del suo potere discrezionale di apprezzamento delle risultanze processuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. SANDRELLI ((omissis)) - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO TRIBUNALE di AVEZZANO;

nei confronti di:

1) RA. VI. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 22/11/2005 TRIBUNALE di AVEZZANO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. FUMO MAURIZIO;

udito il PG in persona del Sost. Proc. Gen. Dr. A. Mura, il quale ha concl…

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