Cassazione penale Sez. I sentenza n. 10261 del 4 marzo 2014

ECLI:IT:CASS:2014:10261PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato si configura quando più soggetti, in virtù di un accordo criminoso, contribuiscono consapevolmente e volontariamente alla realizzazione di un fatto delittuoso, anche attraverso condotte preparatorie, organizzative o di supporto logistico. Ciascun partecipe risponde di tutti i reati commessi nell'ambito del programma criminoso comune, anche se materialmente realizzati da altri, purché rientranti nell'id quod plerumque accidit e siano stati previsti e accettati dai compartecipi. Il dolo del concorrente può assumere la forma del dolo diretto o del dolo eventuale, laddove il soggetto abbia previsto e accettato il rischio di verificazione dell'evento più grave, pur non avendolo voluto come fine specifico della propria azione. Il giudizio di responsabilità per il reato più grave deve essere fondato su una valutazione complessiva e unitaria degli elementi probatori, che ne dimostri la gravità, precisione e concordanza, senza che sia sufficiente il mero sospetto o la mera congettura. Il giudice di merito è tenuto a fornire una motivazione logica, esauriente e coerente, dando conto delle inferenze formulate in base agli elementi di prova e della loro idoneità a dimostrare, oltre ogni ragionevole dubbio, la responsabilità dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. S. - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS), nato il (OMISSIS);

2) (OMISSIS), nato il (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 20/2011 CORTE ASSISE APPELLO di MILANO del 19/06/2012;

visti gli atti, la sentenza e i ricorsi;

udita in pubblica udienza del 19/03/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. Angela Tardio;

udito il Procuratore Generale in persona del Dott. IACOVIELLO Francesco Mauro, che ha chiesto annullarsi la sentenza impugnata con rinvio per i reati di cui ai capi da L…

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