Cassazione penale Sez. III ordinanza n. 52170 del 20 novembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:52170PEN

Massima

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La sospensione condizionale della pena e la sostituzione della pena detentiva con il lavoro di pubblica utilità sono istituti incompatibili nell'ipotesi di reato prevista dall'art. 186, comma 9, del Codice della Strada, in quanto la legge prevede l'applicazione in via alternativa di tali benefici. Pertanto, il giudice non può concedere entrambi i benefici, ma deve scegliere tra l'uno o l'altro, in base alle circostanze del caso concreto e alle richieste formulate dall'imputato. La rinuncia da parte dell'imputato alla richiesta di sostituzione della pena con il lavoro di pubblica utilità, espressa in un momento successivo rispetto alla prima richiesta, comporta la decadenza di tale beneficio e la conseguente applicazione del solo istituto della sospensione condizionale della pena, ove ne ricorrano i presupposti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAVALLO Aldo - Presidente

Dott. ANDREAZZA Gastone - Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza in data 19.9.2017 della Corte di cassazione, Sezione 4, n. 52149;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Ubalda Macri'.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza n. 52149, in data 19.9.2017, la Corte di cassazione, Sezione 4, ha annullato senza rinvio la sentenza impugnata limitatamente alla sostituzione della pena inflitta con il lavoro di …

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