Cassazione penale Sez. III sentenza n. 38658 del 23 settembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:38658PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di possesso di artifizi pirotecnici in occasione di manifestazioni sportive, originariamente previsto in forma contravvenzionale e punito con pena congiunta di arresto e ammenda, è soggetto alla disciplina della legge penale più favorevole vigente al momento della commissione del fatto. Pertanto, qualora il reato sia stato successivamente trasformato in delitto con pena detentiva e pecuniaria più grave, il giudice deve applicare la sanzione originaria più mite e dichiarare l'estinzione del reato per intervenuta prescrizione, qualora il termine quinquennale di prescrizione della contravvenzione sia già maturato alla data della pronuncia. Tale principio si fonda sulla necessità di tutelare il reo dalle conseguenze sfavorevoli derivanti da modifiche normative intervenute dopo la commissione del fatto, in ossequio al canone di irretroattività della legge penale sfavorevole sancito dall'art. 2, comma 3, c.p. La declaratoria di prescrizione, in tali casi, impedisce l'applicazione della nuova e più severa disciplina sanzionatoria, assicurando il rispetto del principio di legalità e di favor rei.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SQUASSONI Claudia - Presidente

Dott. FRANCO Amedeo - Consigliere

Dott. DI NICOLA Vito - Consigliere

Dott. ACETO Aldo - rel. Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 26/04/2013 della Corte di appello di Salerno;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Aldo Aceto;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale BALDI Fulvio, che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio per prescrizione.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza del 24/05/2013, la Corte d'appello di Salerno…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.