Cassazione penale Sez. V sentenza n. 18250 del 2 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:18250PEN

Massima

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Il reato di diffamazione si estingue per intervenuta remissione di querela, ritualmente accettata, anche in pendenza del ricorso per cassazione, purché il ricorso sia stato tempestivamente proposto. In tal caso, il giudice di legittimità deve rilevare e dichiarare l'estinzione del reato, in applicazione del consolidato principio per cui la remissione di querela, validamente effettuata, prevale su eventuali cause di inammissibilità del ricorso. Le spese processuali sono poste a carico del querelato, in conformità all'articolo 340, comma 4, del codice di procedura penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. SCOTTI ((omissis)) - Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - rel. Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta M - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/09/2016 del GIUDICE DI PACE di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere EDUARDO DE GREGORIO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore SECCIA DOMENICO;
Il Proc. gen. chiede di restituire gli atti al Tribunale di Roma per il relativo giudizio di appello;
udito il difensore avv. (OMISSIS…

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