Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 41398 del 7 ottobre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:41398PEN

Massima

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Il rilascio di false dichiarazioni o l'omissione anche parziale di dati nella certificazione per l'ammissione al patrocinio a spese dello Stato integra il reato di cui all'art. 95 del D.P.R. n. 115/2002, indipendentemente dalla sussistenza effettiva delle condizioni di reddito previste per l'accesso al beneficio. La dichiarazione richiesta deve riguardare l'intera situazione patrimoniale del richiedente e dei suoi familiari conviventi, includendo anche i beni immobili non produttivi di reddito, in quanto rilevanti ai fini della valutazione del tenore di vita. La completezza e veridicità della dichiarazione è un requisito essenziale per l'ammissione al patrocinio a spese dello Stato, a prescindere dalla concreta possibilità di accedere al beneficio sulla base dei redditi dichiarati. Il reato sussiste pertanto anche qualora le condizioni economiche del richiedente sarebbero state comunque compatibili con l'ammissione al patrocinio gratuito, in quanto la normativa impone un obbligo di trasparenza e veridicità della dichiarazione sostitutiva, a tutela della corretta gestione delle risorse pubbliche destinate all'assistenza legale. La giurisprudenza di legittimità è consolidata nel ritenere che la falsità o l'incompletezza della certificazione, anche solo parziale, integri il delitto previsto dalla disposizione citata, indipendentemente dalla effettiva sussistenza dei presupposti reddituali per l'accesso al beneficio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BLAIOTTA ((omissis)) - Presidente

Dott. CIAMPI ((omissis)) - Consigliere

Dott. PICCIALLI Patrizia - Consigliere

Dott. DOVERE Salvatore - Consigliere

Dott. MONTAGNI Andrea - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1094/2011 CORTE APPELLO di BARI, del 24/04/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 26/09/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANDREA MONTAGNI estensore Dott. ((omissis)) BLAIOTTA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

1. Il Tribunale di Trani ha afferma…

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