Il rilascio di autorizzazioni e concessioni edilizie per la realizzazione di nuovi impianti di distribuzione di carburanti, anche in deroga agli strumenti urbanistici comunali, è legittimo qualora l'area interessata sia idonea a tale destinazione d'uso e l'iter procedurale rispetti le disposizioni normative vigenti, in particolare il D.Lgs. n. 32/1998 che disciplina la razionalizzazione del sistema distributivo dei carburanti. Nello specifico: 1. La norma transitoria di cui all'art. 3 del D.Lgs. n. 32/1998, che subordinava il rilascio di nuove autorizzazioni alla chiusura di due impianti preesistenti, aveva carattere temporaneo e non trovava più applicazione oltre il termine del 30 giugno 2000, sicché il successivo rilascio dell'autorizzazione per il nuovo impianto non era più soggetto a tale vincolo. 2. Le proroghe semestrali concesse dal Comune per il mantenimento in esercizio dell'impianto preesistente, in attesa della realizzazione del nuovo, rientrano nella logica graduale di razionalizzazione del sistema distributivo prevista dalla normativa, senza determinare illegittimità. 3. L'assenza di uno strumento di pianificazione comunale degli impianti di distribuzione carburanti, imposto dall'art. 2 del D.Lgs. n. 32/1998, non preclude il rilascio di concessioni edilizie in deroga al PRG, purché l'area sia idonea a tale destinazione d'uso e l'istruttoria sia adeguata, essendo comunque applicabile il meccanismo del silenzio-assenso. 4. Le distanze tra impianti concorrenti, ove non specificamente disciplinate, non costituiscono un vincolo assoluto ostativo al rilascio delle autorizzazioni, dovendosi valutare la compatibilità urbanistica ed ambientale dell'intervento.