Cassazione penale Sez. V sentenza n. 44443 del 14 novembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:44443PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di bancarotta fraudolenta documentale si configura quando l'amministratore di una società fallita abbia tenuto i libri e le altre scritture contabili in modo tale da impedire o rendere difficoltosa la ricostruzione del patrimonio e del movimento degli affari della società, anche attraverso la falsificazione, in tutto o in parte, di tali documenti contabili, al fine di arrecare pregiudizio ai creditori. Il dolo del reato sussiste quando l'amministratore abbia agito con la consapevolezza e la volontà di ostacolare la ricostruzione della situazione patrimoniale e finanziaria della società, indipendentemente dal ruolo formale ricoperto all'interno della compagine sociale e dalla circostanza che la gestione e i controlli amministrativi e contabili fossero affidati ad altri soggetti. La concessione delle circostanze attenuanti generiche in misura non massima è legittima quando il giudice abbia adeguatamente motivato in relazione all'esistenza di precedenti penali a carico dell'imputato, senza che sia necessaria un'analitica esposizione delle ragioni per le quali la pena non è stata diminuita nella misura massima prevista dalla legge. La circostanza attenuante di cui all'art. 219, comma 3, L.F., relativa all'esiguità del passivo fallimentare, non è applicabile quando il danno arrecato ai creditori dalla condotta di bancarotta fraudolenta documentale non sia valutato in relazione all'ammontare complessivo del passivo, bensì alla diminuzione patrimoniale direttamente cagionata ai creditori e alla differenza nella quota dell'attivo da ripartire tra i creditori determinata dalla mancanza dei libri o delle scritture contabili.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfre - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato ad (OMISSIS), e da (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza pronunciata dalla corte di appello di Milano il 22.10.201;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere dott. ((omissis));

udito il pubblico ministero nella persona del sostituto procuratore generale dott. …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.