Cassazione civile Sez. Unite sentenza n. 18697 del 13 settembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:18697CIV

Massima

Massima ufficiale
In tema di illeciti disciplinari riguardanti magistrati, ai fini dell'integrazione della fattispecie prevista dall'art. 2, comma 1, lett. q) del d.lgs. 23 febbraio 2006, n. 109, la durata di un anno nel ritardo nel deposito dei provvedimenti giurisdizionali rende ingiustificabile la condotta dell'incolpato, se non siano allegate da quest'ultimo e accertate dalla sezione disciplinare circostanze assolutamente eccezionali che giustifichino l'inottemperanza del precetto sui termini di deposito. Tale termine, infatti, è superiore alla soglia della ragionevolezza perché è ritenuto dalla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo sufficiente, in materia civile, a completare l'intero giudizio di legittimità e, quindi, la stesura di qualsiasi provvedimento ed il suo deposito non possono in genere richiedere tempi superiori a quelli del processo di cassazione che comprende, con gli adempimenti procedurali e lo studio del caso, anche l'ascolto della difesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONI UNITE CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VITTORIA Paolo - ((omissis)) agg.

Dott. PROTO Vincenzo - Presidente di Sezione

Dott. D'ALONZO Michele - Consigliere

Dott. FORTE Fabrizio - rel. Consigliere

Dott. CURCURUTO Filippo - Consigliere

Dott. TOFFOLI Saverio - Consigliere

Dott. DI CERBO Vincenzo - Consigliere

Dott. TRAVAGLINO Giacomo - Consigliere

Dott. TIRELLI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso iscritto al n. 1787 del Ruolo Generale degli affari civili del 2011, proposto da:

MINISTERO DELLA GIUSTIZIA, in persona del Ministro in carica, per legge rappresentato e difeso dall'Avvocatura generale dello Stato e presso la stessa domiciliato in Roma, Via dei Portoghesi n. 12;

- ricorrente -

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