Il potere di revoca di una procedura di gara pubblica, esercitato dalla stazione appaltante prima dell'aggiudicazione definitiva, rientra nell'ampia sfera di discrezionalità amministrativa, purché sia adeguatamente motivato sulla base di un concreto, attuale e prevalente interesse pubblico, come l'adozione di un diverso modello gestionale degli aeroporti di aviazione generale ritenuto più efficiente ed efficace. Tale revoca non determina l'obbligo di indennizzo in favore dei concorrenti, in assenza di un provvedimento conclusivo del procedimento che abbia consolidato la loro posizione giuridica. Inoltre, la responsabilità precontrattuale della pubblica amministrazione richiede la dimostrazione di un affidamento incolpevole del privato, leso da una condotta oggettivamente contraria ai doveri di correttezza e lealtà, soggettivamente imputabile all'amministrazione, elementi che non ricorrono nel caso di revoca "penitenziale" fondata su una nuova valutazione dell'interesse pubblico originario.