Il concorso di un soggetto nell'attività di un'organizzazione criminale di tipo mafioso, quale uomo di fiducia e intermediario nei rapporti con imprenditori, dirigenti pubblici ed esponenti politici, al fine di garantire l'assegnazione in via esclusiva di appalti pubblici a imprese a essa riconducibili, attraverso condotte di corruzione e turbativa d'asta, integra il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso, sussistendo gravi indizi di colpevolezza e concreto pericolo di reiterazione del reato, anche in assenza di una formale posizione dirigenziale all'interno dell'organizzazione, in ragione del ruolo di raccordo e intermediazione svolto a favore del sodalizio criminale, del collegamento fiduciario con i suoi esponenti di vertice, dei continui rapporti intrattenuti con figure apicali della pubblica amministrazione e con gli imprenditori a essa contigui, nonché dell'interessamento mostrato per le problematiche relative alla riscossione delle somme di denaro pretese dal sodalizio per l'assegnazione degli appalti.