Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 344 del 9 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:344PEN

Massima

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Il reato di maltrattamenti in famiglia si configura quando la condotta dell'imputato, caratterizzata da una serie di atti di violenza fisica e morale, vessazioni e angherie reiterate nel tempo, cagiona nella persona offesa un perdurante stato di sofferenza e di assoggettamento, tale da compromettere gravemente l'equilibrio psico-fisico della vittima. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza degli elementi costitutivi del reato, deve attentamente vagliare la credibilità e attendibilità delle dichiarazioni della persona offesa, confrontandole con gli eventuali riscontri esterni, senza limitarsi a un mero apprezzamento soggettivo. Ove tali dichiarazioni risultino coerenti, prive di contraddizioni e sorrette da elementi di conferma, il giudice può legittimamente fondarvi il proprio convincimento, anche in assenza di prove dirette. L'elemento psicologico del reato di maltrattamenti è integrato dalla coscienza e volontà di porre in essere condotte abitualmente prevaricatrici e vessatorie, a prescindere dalla lucidità mentale dell'agente al momento della commissione dei singoli episodi, essendo sufficiente la consapevolezza della natura illecita dei comportamenti tenuti. Il diniego delle circostanze attenuanti generiche, motivato sulla base della mancanza di segni di resipiscenza e di elementi positivi da valutare in relazione alla durata e gravità dei maltrattamenti, rientra nel potere discrezionale del giudice di merito e non è sindacabile in sede di legittimità, se adeguatamente giustificato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. DI GIOVINE Ombretta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 18/05/2022 della Corte d'appello di Messina;
letti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dr. ((omissis));
letta la requisitoria scritta del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile;
lette le conclusioni scritte dell'avv. (OMISSIS), difensore della parte civile (OM…

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