Cassazione penale Sez. I sentenza n. 20449 del 25 maggio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:20449PEN

Massima

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Il coinvolgimento di un soggetto in un'associazione di stampo mafioso, dimostrato da gravi indizi di colpevolezza desunti da intercettazioni e altri elementi probatori, legittima l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, in ragione del pericolo di recidiva e della necessità di tutelare l'ordine e la sicurezza pubblica. La presunzione di adeguatezza della custodia carceraria per i reati di cui all'art. 416-bis c.p. può essere superata solo in presenza di elementi specifici che escludano il pericolo di reiterazione del reato e il contesto mafioso in cui si inserisce la condotta dell'indagato, come emergente dalle risultanze investigative. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari, deve dare conto in modo puntuale e logico del compendio probatorio a sostegno delle proprie conclusioni, senza omettere il riferimento agli elementi di prova rilevanti, in particolare quelli desunti dalle intercettazioni, che consentono di ritenere l'indagato affiliato a un sodalizio mafioso e di individuare il suo ruolo nell'ambito dell'associazione criminale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi Fabrizio - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. FILOCAMO Fulvio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 20/05/2021 del TRIB. LIBERTA' di CATANZARO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. FULVIO FILOCAMO;
lette/sentite le conclusioni del PG Dr. ZACCO FRANCA, che ha chiesto la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza pronunciata in data 20-21 maggio 2021 il Tribunale di Catanzaro, quale giudice ai sensi dell'articolo 309 c.p.p., comma 7, ha respinto la richiesta di riesame presen…

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