Cassazione penale Sez. II sentenza n. 34185 del 3 agosto 2016

ECLI:IT:CASS:2016:34185PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di legittimità, nell'esercizio del proprio sindacato sulla motivazione della sentenza di merito, è tenuto a verificare la congruità e la logicità dell'apparato argomentativo adottato dal giudice di appello in ordine alla valutazione delle prove acquisite e all'applicazione delle norme di diritto sostanziale e processuale, al fine di accertare se la decisione impugnata sia sorretta da una motivazione adeguata e immune da vizi logici o giuridici. In particolare, il giudice di legittimità deve vagliare se il giudice di merito abbia correttamente applicato i principi in tema di onere della prova, di valutazione delle prove e di correlazione tra accusa e sentenza, nonché se abbia adeguatamente motivato in ordine alla sussistenza del nesso causale tra la condotta dell'imputato e l'evento dannoso, alla quantificazione del danno risarcibile e all'applicazione delle sanzioni penali. Inoltre, il giudice di legittimità è tenuto a verificare che il giudice di merito abbia rispettato il principio del contraddittorio nella formazione della prova, garantendo all'imputato la possibilità di dedurre e acquisire elementi di prova decisivi per la propria difesa. Infine, il giudice di legittimità deve accertare che la sentenza impugnata sia stata adeguatamente motivata in fatto e in diritto, in modo da consentire il controllo della correttezza e della logicità del ragionamento giuridico seguito dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. PELLEGRINO Andrea - rel. Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS) il (OMISSIS), rappresentato e assistito dall'avv. (OMISSIS), d'ufficio;
avverso la sentenza n. 392/2014, emessa dalla Corte d'appello di Catanzaro, seconda sezione penale, in data 24/11/2015;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dott. PELLEGRINO Andrea;
udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa CARDIA Delia che ha concluso chiedendo di dichiararsi l'inamm…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.