Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 325 del 2013

ECLI:IT:TARLE:2013:325SENT

Massima

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Il Comune non può emettere un ordine di demolizione di un'opera edilizia abusiva quando sia ancora pendente il procedimento di condono edilizio attivato dal privato, in quanto ciò sarebbe in contrasto con l'art. 38 della legge n. 47 del 1985, richiamato dal d.l. n. 269 del 2003, che impone all'Amministrazione di astenersi da ogni iniziativa repressiva fino alla definizione del procedimento di condono. Pertanto, l'ordine di demolizione emesso in pendenza del procedimento di condono è illegittimo, in quanto vanificherebbe a priori il rilascio del titolo abilitativo in sanatoria. L'Amministrazione ha l'obbligo di pronunciarsi sulla condonabilità o meno dell'opera abusiva, non potendo l'ingiunzione a demolire costituire implicito rigetto della domanda di condono. Infatti, in caso di diniego di condono, l'Amministrazione sarà tenuta ad emettere il conseguente provvedimento sanzionatorio, mentre in caso di accoglimento la costruzione diventerà lecita urbanisticamente.

Sentenza completa

N. 00715/2012
REG.RIC.

N. 00325/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00715/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Terza

ha pronunciato la presente

SENTENZA

Sul ricorso n. 715 del 2012, proposto da:
- ((omissis)), rappresentato e difeso dall’Avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio del difensore, in Lecce alla piazza Mazzini 72;

contro

- il Comune di Racale;

per l’annullamento

- dell’ingiunzione alla demolizione di opera abusiva n. 12 del 22 marzo 2012, successivamente ricevuta, a firma del Responsabile del 3° Settore - Servizi Tecnici della città di Racale;

- di ogni altro atto comunque connesso, presupposto e/o consequenziale.

Visto il ricorso.

Visti gli atti della causa.

Relatore all’udienza pubblica del 14 novembre 2012 il Cons. …

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