Cassazione penale Sez. III sentenza n. 12258 del 14 marzo 2014

ECLI:IT:CASS:2014:12258PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, deve dare adeguata motivazione in ordine all'attendibilità e alla valenza indiziante delle dichiarazioni delle persone offese, senza necessità di ulteriori riscontri, purché tali dichiarazioni siano logiche, coerenti e sorrette da elementi oggettivi. Tuttavia, laddove il materiale probatorio risulti carente o contraddittorio in relazione ad alcuni capi di imputazione, il giudice è tenuto a disporre un supplemento istruttorio prima di confermare la misura cautelare, non potendo fondare la propria decisione su una motivazione illogica o incongruente. Pertanto, il giudice di merito deve valutare attentamente la consistenza degli elementi indizianti, dando conto in modo chiaro e logico delle ragioni che lo hanno indotto ad affermare la gravità del quadro probatorio a carico dell'indagato, senza poter procedere a una nuova o diversa valutazione degli elementi di fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1146/2013 TRIB. LIBERTA' di FIRENZE, del 09/08/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PEZZELLA VINCENZO;

4ctte/sentite le conclusioni del PG Dott. VOLPE Giuseppe, che ha chiesto l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata limitatamente al Capo E. Rigetto nel resto.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 9.8.2013 dep. il 12.82013 il Tribun…

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