Cassazione penale Sez. V sentenza n. 48087 del 14 dicembre 2004

ECLI:IT:CASS:2004:48087PEN

Massima

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L'attenuante della provocazione non è applicabile quando il fatto apparentemente ingiusto della vittima, cui l'agente ha reagito, sia stato determinato a sua volta da un precedente comportamento ingiusto dello stesso agente o sia frutto di reciproche provocazioni. Infatti, l'attenuante della provocazione presuppone una situazione iniziale di legittimità o, almeno, di non illiceità dell'offensore, confliggente con una opposta situazione di illiceità dell'offeso, e un intento reattivo a tale situazione di illiceità. Pertanto, l'attenuante non può essere riconosciuta all'autore di un delitto quando il fatto apparentemente ingiusto della vittima, cui l'agente ha reagito, sia stato causato da un precedente comportamento illecito dello stesso agente o derivi da reciproche provocazioni, in quanto in tali ipotesi manca il presupposto di una situazione iniziale di legittimità o non illiceità dell'offensore. La concessione dell'attenuante in tali casi sarebbe in contrasto con la ratio della norma, volta a premiare una reazione proporzionata e giustificata a un fatto ingiusto altrui, e non a situazioni in cui l'agente abbia dato origine al conflitto con il proprio comportamento illecito pregresso o con una dinamica di reciproche provocazioni. Pertanto, l'attenuante della provocazione non può essere riconosciuta quando il fatto apparentemente ingiusto della vittima sia stato determinato da un precedente comportamento illecito dell'agente o derivi da una situazione di reciproche provocazioni, in quanto in tali ipotesi manca il presupposto di una situazione iniziale di legittimità o non illiceità dell'offensore, essendo invece l'agente stesso all'origine del conflitto con la propria condotta illecita o con una dinamica di reciproche provocazioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
QUINTA SEZIONE PENALE
Composta dagli Ill.mi Sigg.:
Foscarini Bruno - Presidente
Calabrese Renato Luigi - Consigliere
Marini Pier Francesco - Consigliere
Di Popolo Angelo - Consigliere
Nappi Aniello - Consigliere
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO
CORTE APPELLO SEZ. DIST. di SASSARI
nei confronti di:
1) Vi. Ma. n. il (...);
avverso SENTENZA del 27/11/2003
CORTE APPELLO SEZ. DIST. di SASSARI.
Visti gli atti, la sentenza ed il procedimento;
Udita in Pubblica Udienza la relazione fatta dal Consigliere Marini Pier Francesco
Udito il Procuratore Generale in persona del dott. Giuseppe Veneziano che ha concluso per rigetto del ricorso.
Udito, per la parte civile, l'Avv.
Udit i difensor Avv.
LA CORTE OSSERVA
Investita del gravame proposto da Vi. Ma. avverso la sent…

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