Cassazione penale Sez. II sentenza n. 13476 del 31 marzo 2008

ECLI:IT:CASS:2008:13476PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La dichiarazione di incostituzionalità di una norma processuale che inibiva al rappresentante dell'accusa di proporre appello contro le sentenze di assoluzione produce effetti retroattivi su tutti i rapporti non ancora esauriti, consentendo al pubblico ministero di impugnare la sentenza di assoluzione anche dopo l'entrata in vigore della norma dichiarata incostituzionale, purché l'impugnazione sia stata proposta prima del passaggio in giudicato della sentenza. Ciò in quanto la norma dichiarata contraria alla Costituzione deve considerarsi come mai entrata a far parte dell'ordinamento, con la conseguenza che essa non può produrre alcun effetto, salvo il limite della "situazione esaurita". Pertanto, la Corte di Cassazione, nel caso di specie, ha annullato senza rinvio l'ordinanza di inammissibilità dell'appello proposto dal pubblico ministero, disponendone la trasmissione alla Corte di Appello per il giudizio di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO ((omissis)) - Presidente

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. AMBROSIO Annamaria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) RU. MO. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 19/10/2004 TRIBUNALE di ISERNIA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAGANO FILIBERTO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per la trasmissione degli atti alla Corte di Appello di Campobasso, previa dichiarazione di nullita' dell'ordinanza di quella C…

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