Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Bari sentenza n. 713 del 2015

ECLI:IT:TARBA:2015:713SENT

Massima

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L'amministrazione che ha modificato un bene immobile del privato in assenza di un valido ed efficace titolo di esproprio o dichiarativo della pubblica utilità dell'opera realizzata ha l'obbligo giuridico di far venire meno l'occupazione sine titulo e di adeguare la situazione di fatto a quella di diritto, attraverso la restituzione dei beni ai titolari, con demolizione di quanto realizzato e relativa riduzione in pristino, ovvero attivandosi per l'acquisizione dell'area da parte del soggetto attuale possessore, essendo il potere acquisitivo dell'amministrazione esercitabile anche in presenza di una pronunzia giurisdizionale passata in giudicato che abbia annullato il provvedimento che costituiva titolo per l'utilizzazione dell'immobile da parte della stessa Amministrazione. Il potere discrezionale dell'Amministrazione di disporre l'acquisizione sanante è in tal modo conservato, ma la realizzazione dell'opera pubblica sul fondo illegittimamente occupato è in sé un mero fatto, non in grado di assurgere a titolo dell'acquisto, per cui solo il formale atto di acquisizione dell'Amministrazione può essere in grado di limitare il diritto alla restituzione, non potendo rinvenirsi atti estintivi della proprietà in altri comportamenti, fatti o contegni. Laddove l'Amministrazione non intenda comunque apprendere il bene tramite l'acquisizione del consenso della controparte o l'adozione di un provvedimento autoritativo, è suo obbligo primario procedere alla restituzione della proprietà illegittimamente detenuta, a meno di non apprendere legittimamente il bene facendo uso unicamente dei due strumenti tipici, ossia il contratto, tramite l'acquisizione del consenso della controparte, o il provvedimento, e quindi anche in assenza di consenso ma tramite la riedizione del procedimento con le sue garanzie. La violazione del giudicato sussiste quando dalla sentenza derivi un obbligo talmente puntuale che la sua esecuzione debba concretarsi nell'adozione di un atto il cui contenuto sia integralmente desumibile dalla sentenza, con conseguente nullità degli atti adottati in violazione del giudicato e possibilità di nomina di un commissario ad acta per l'ipotesi di persistente inottemperanza, nonché applicazione di una sanzione pecuniaria per ogni giorno di ritardo nell'esecuzione del giudicato.

Sentenza completa

N. 00101/2015
REG.RIC.

N. 00713/2015 REG.PROV.COLL.

N. 00101/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 101 del 2015, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dagli Avv. ti ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso il primo in Bari alla via Abate Gimma n. 140;

contro

Comune di Corato, Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca, Istituto Scolastico Scuola Media “((omissis))” di Corato;

per l'ottemperanza

alla sent. n. 1331/2013 emessa da TAR Puglia - Bari

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Viste le memorie difensive;

Visto l’art. 114 cod. proc. amm.;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nella c…

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