Cassazione penale Sez. II sentenza n. 26797 del 14 luglio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:26797PEN

Massima

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La recidiva reiterata, specifica e infraquinquennale, in quanto circostanza aggravante ad effetto speciale, incide sia sul computo del termine-base di prescrizione ai sensi dell'articolo 157 c.p., comma 2, sia sull'entità della proroga di suddetto termine in presenza di atti interruttivi, ai sensi dell'articolo 161 c.p., comma 2. Pertanto, il giudice è tenuto a considerare la recidiva qualificata ai fini del calcolo della prescrizione, senza poter rimettere al proprio apprezzamento discrezionale la rilevanza da attribuirle, in ossequio al principio di tassatività. Inoltre, il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella determinazione della pena, purché la motivazione sia congrua e coerente con le risultanze processuali, senza che il giudice di legittimità possa sindacare nel merito le valutazioni compiute.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. BORSELLINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 28/05/2019 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. GIUSEPPE COSCIONI;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. TAMPIERI Luca, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso;
lette le conclusioni del difensore dei ricorrenti, Avv. (OMISSIS), Che ha insistito n…

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