Cassazione penale Sez. V sentenza n. 9106 del 7 marzo 2012

ECLI:IT:CASS:2012:9106PEN

Massima

Massima ufficiale
La mancata identificazione del soggetto che presenta la querela, da parte dell'autorità che la riceve, non determina l'invalidità dell'atto allorché risulti altrimenti certo che il proponente è il soggetto legittimato a proporla. (In applicazione del principio di cui in massima la S.C. ha censurato la decisione con cui il giudice di pace ha dichiarato non doversi procedere nei confronti dell'imputato, in ordine al reato di ingiuria, in assenza di una specifica attività di riconoscimento del proponente, rilevando che l'identità di quest'ultimo potesse comunque ritenersi raggiunta con certezza, avuto riguardo alla sua successiva comparizione personale davanti al giudice di pace e alla costituzione di parte civile).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLDI Paolo Presidente del 19/01/2 -

Dott. DE BERARDINIS Silvana Consigliere SENTE -

Dott. LAPALORCIA Grazia Consigliere N. -

Dott. SABEONE Gerardo Consigliere REGISTRO GENER -

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo rel. Consigliere N. 26145/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PMT PRESSO TRIBUNALE DI UDINE;

nei confronti di:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 18/2010 GIUDICE DI PACE di CODROIPO, del 23/03/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 19/01/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO GIOVANNI DEMARCHI ALBENGO;

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