Cassazione penale Sez. I sentenza n. 17173 del 3 maggio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:17173PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale esigenza cautelare per l'applicazione di una misura personale, deve essere valutato in concreto sulla base di elementi specifici e attuali, desunti sia dall'analisi della personalità dell'indagato, anche attraverso le modalità del fatto per cui si procede, sia dall'esame delle sue concrete condizioni di vita. L'attualità del pericolo non richiede la previsione di una specifica occasione per delinquere, ma una valutazione prognostica fondata su elementi concreti idonei a far ritenere probabile la ricaduta nel delitto, anche se non necessariamente imminente. Pertanto, il giudice deve motivare in modo adeguato sulla sussistenza di tali elementi, senza poter fare affidamento su una mera presunzione derivante dalla natura associativa del reato contestato. Inoltre, la misura cautelare applicata deve essere proporzionata all'entità del contributo fornito dall'indagato alla realizzazione dell'attività criminosa, senza che possa ritenersi sproporzionata per eccesso la custodia cautelare disposta nei confronti di chi, pur avendo un ruolo non apicale, abbia comunque fornito un apporto significativo e concreto alla commissione dei reati, in ragione delle sue specifiche competenze e dei contatti acquisiti nell'ambito del sodalizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefano - Presidente

Dott. SIANI Vincenz - rel. Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 18/05/2021 del TRIB. LIBERTA' di CATANZARO;
udita la relazione svolta dal Consigliere VINCENZO SIANI;
lette le conclusioni del PG, GIOVANNI DI LEO, rassegnate ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, e succ. modd., con cui ha chiesto la declaratoria di inammissibilita' dell'impugnazione.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe, emessa il 18-19 maggio 2021, il Tribunale di Catanzaro - decidendo…

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