Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 5443 del 2015

ECLI:IT:TARNA:2015:5443SENT

Massima

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Il giudice amministrativo, in sede di ottemperanza di un giudicato formatosi su una domanda di equa riparazione ai sensi della legge n. 89/2001, è tenuto ad accogliere la richiesta di esecuzione del decreto di condanna al pagamento della somma dovuta, maggiorata degli interessi legali, entro un termine perentorio assegnato all'amministrazione inadempiente. Tuttavia, in considerazione delle esigenze di contenimento della spesa pubblica e delle ragioni solidaristiche connesse all'esercizio del diritto di difesa, il giudice non può condannare l'amministrazione al pagamento di somme aggiuntive a titolo di astreinte, in quanto l'ordinamento italiano, a differenza di altri, non prevede filtri all'esperibilità dei rimedi giudiziari, determinando un inevitabile prolungamento dei tempi della giustizia. Pertanto, in tali casi, il giudice può nominare un commissario ad acta, individuato nell'ambito della stessa amministrazione inadempiente, al fine di provvedere al pagamento delle somme dovute, senza riconoscere alcun compenso aggiuntivo, in considerazione del carattere meramente contabile e vincolato dell'operazione da compiere.

Sentenza completa

N. 02233/2015
REG.RIC.

N. 05443/2015 REG.PROV.COLL.

N. 02233/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2233 del 2015, proposto da Vittoria Varricchio, rappresentata e difesa dall'avvocato Marilena Martuscelli, con domicilio eletto presso l’avvocato Marco Mocella in Napoli, via Donnalbina,56;

contro

il Ministero della Giustizia, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, anche domiciliataria in Napoli, via Diaz, 11;

per l' esecuzione

del giudicato formatosi sul decreto n.428/2013, n. rep. 590/2013, emesso dalla Corte d'Appello di Napoli in data 1 febbraio 2013, nel procedimento recante i…

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