Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 2208 del 2008

ECLI:IT:TARLAZ:2008:2208SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: L'amministrazione è tenuta a comunicare l'avvio del procedimento ai soggetti nei cui confronti il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti, al fine di consentire loro di far valere eventuali situazioni ostative alla propria partecipazione, salvo che non sussistano ragioni di impedimento derivanti da particolari esigenze di celerità del procedimento. In assenza di tale comunicazione, il provvedimento è illegittimo per violazione del principio del contraddittorio, a meno che l'amministrazione non dimostri che il contenuto del provvedimento non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato. Il giudice, in tal caso, è tenuto ad annullare il provvedimento impugnato, senza poter esaminare le ulteriori censure proposte, in quanto l'accoglimento del primo motivo di ricorso è sufficiente a determinare l'annullamento dell'atto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale amministrativo regionale del Lazio,
sezione prima,
composto dai signori
Pasquale de Lise - ((omissis)) - ((omissis)) di Nezza - Primo referendario rel.
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso n. 1375/2008 R.g. proposto da
Gi. Sa., rappresentato e difeso dall'avv. Lu. Ma., presso il cui studio in Ro., ((omissis)). Co. n. (...), ha eletto domicilio
contro
il Ministero della giustizia e la Commissione di esame per l'abilitazione alla professione di avvocato operante presso la Corte di appello di Venezia, in persona dei rispettivi legali rappresentanti p.t., rappresentati e difesi dall'Avvocatura generale dello Stato, presso i cui uffici in Ro., Via dei Po. n. (...), sono domiciliati
per l'annullamento, previa sospensione,
del d.m. 29 novembre 2007 con cui il ricorrente è stato nominato componente supplente della II Sottocommissione per gli esami di avvocato i…

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