Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 10388 del 6 marzo 2008

ECLI:IT:CASS:2008:10388PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la fondatezza di un ricorso avverso una sentenza di condanna, deve verificare la congruità e la logicità della motivazione adottata dai giudici di merito, senza poter sostituire la propria ricostruzione dei fatti a quella effettuata in sede di merito, salvo che non emerga la manifesta illogicità o irragionevolezza della motivazione stessa. La mera prospettazione di una diversa valutazione delle prove, anche se astrattamente plausibile, non è sufficiente a determinare l'annullamento della sentenza impugnata, essendo necessario che il ricorrente dimostri l'esistenza di vizi logici o giuridici tali da inficiare radicalmente l'iter argomentativo seguito dai giudici di merito. Inoltre, la mancata escussione di un testimone, ove non si dimostri l'effettiva rilevanza della sua deposizione ai fini del giudizio di colpevolezza, non costituisce motivo di nullità della sentenza, non incidendo in modo determinante sulla correttezza della decisione finale. In tali ipotesi, il giudice di legittimità deve dichiarare l'inammissibilità del ricorso, condannando il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende, in considerazione della manifesta infondatezza delle censure prospettate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Consigliere

Dott. LANZILLO Raffaella - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

LA. Ca. , nato il (OMESSO);

avverso la sentenza in data della Corte di appello di Messina in data 22 marzo 2006, che confermava la decisione del Tribunale monocratico di Messina, di condanna alla pena di mesi 8 di reclusione per il delitto di evasione.

Visti gli atti, la sentenza impugnata ed il ricorso.

Udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis)).

Sentito il Pubblico Ministero, nella per…

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