Il provvedimento amministrativo di sgombero di un'area appartenente al patrimonio disponibile di un ente locale, adottato al di fuori dei presupposti di cui all'art. 50, comma 5, d.lgs. n. 267/2000 e dell'art. 823 c.c., è qualificabile come atto nullo per carenza assoluta di potere, non producendo alcun effetto degradatorio delle posizioni soggettive di cui si assume la lesione; pertanto, la relativa controversia appartiene alla giurisdizione del giudice ordinario, trattandosi di un rapporto di matrice negoziale da cui derivano posizioni giuridiche paritetiche qualificabili in termini di diritto soggettivo, nell'ambito del quale l'amministrazione agisce "iure privatorum", senza esplicare alcuna potestà pubblicistica, né nella fase genetica e funzionale del rapporto, né in quella patologica, con conseguente assenza di poteri autoritativi sia sul versante della chiusura del rapporto stesso, sia su quello connesso del rilascio del bene.