Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 7321 del 2017

ECLI:IT:TARLAZ:2017:7321SENT

Massima

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Il rilascio di un permesso di costruire da parte della pubblica amministrazione, pur essendo un atto discrezionale, non può essere successivamente annullato in autotutela senza una adeguata e puntuale motivazione che evidenzi la sussistenza di preminenti ragioni di interesse pubblico, tenuto conto del legittimo affidamento maturato dal titolare del permesso e della necessità di un pieno contraddittorio procedimentale. Pertanto, l'annullamento in autotutela di un permesso di costruire è illegittimo qualora: 1) Non sia adeguatamente motivato in ordine alle ragioni di pubblico interesse che giustificano il "ripensamento" amministrativo, specie quando il tempo trascorso dal rilascio del titolo edilizio e dall'avvio dei lavori sia significativo. 2) L'amministrazione abbia assunto in precedenza posizioni contraddittorie sulla legittimità del permesso, senza attivare un pieno contraddittorio con il titolare del titolo edilizio prima di procedere all'annullamento. 3) Le valutazioni tecniche poste a fondamento dell'annullamento risultino incerte o comunque non sufficientemente approfondite, senza che sia stata data adeguata considerazione alla possibilità di sanare eventuali difformità minori attraverso una riparametrazione del progetto. In tali ipotesi, il giudice amministrativo è tenuto ad annullare il provvedimento di annullamento in autotutela del permesso di costruire, fermo restando il potere dell'amministrazione di procedere ad una nuova e più complessiva valutazione della effettiva compatibilità edilizia del titolo originariamente rilasciato.

Sentenza completa

Pubblicato il 22/06/2017

N. 07321/2017 REG.PROV.COLL.

N. 03558/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3558 del 2014, proposto da:
GLICINI COSTRUZIONI S.r.l., in persona del rappresentante legale
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avv.ti Simone Ariano e Marco Selvaggi ed elettivamente domiciliata presso lo Studio del secondo dei suindicati difensori in Roma, Via Nomentana, n. 76;

contro

il COMUNE DI TIVOLI, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avv.ti Marco Marci e Diana Scarpitti e domiciliato ai fini del presente giudizio, in assenza di elezione nel Comune di Roma Capitale, presso l’Ufficio di Segreteria del Tribunale amministrativo regionale del Laz…

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