Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 296 del 2013

ECLI:IT:TARNA:2013:296SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di opere edilizie abusive costituisce un atto dovuto e vincolato per l'amministrazione comunale, la cui adozione non richiede una specifica motivazione in quanto la prevalenza dell'interesse pubblico alla rimozione dell'abuso è presunta per legge e si rinviene in re ipsa per il solo riscontro dell'illecito edilizio-urbanistico. L'eventuale domanda di accertamento di conformità presentata dal privato sospende gli effetti del provvedimento demolitorio solo entro il termine decadenziale di sessanta giorni previsto dalla legge per il formarsi del silenzio-diniego sulla richiesta, decorso il quale, in assenza di tempestiva impugnazione del diniego tacito, l'ingiunzione di demolizione riacquista efficacia senza che l'amministrazione debba riprodurre il provvedimento. La competenza all'adozione delle misure sanzionatorie edilizie spetta al dirigente comunale, in quanto atti di gestione, a prescindere dalle previsioni degli statuti comunali, non rientrando tra i poteri del Sindaco, quale organo di rappresentanza legale e di indirizzo politico. La garanzia partecipativa di cui all'art. 7 della legge n. 241/1990 non trova applicazione per i provvedimenti di demolizione, in quanto atti dovuti e vincolati per i quali l'eventuale vizio omissivo è assorbito ai sensi dell'art. 21-octies della medesima legge. L'amministrazione comunale, in caso di inottemperanza all'ingiunzione di demolizione, può procedere all'acquisizione dell'immobile abusivo al patrimonio dell'ente, previa adeguata identificazione dell'area oggetto di acquisizione.

Sentenza completa

N. 02028/2009
REG.RIC.

N. 00296/2013 REG.PROV.COLL.

N. 02028/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2028 del 2009, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Annunziata Mariarosaria, rappresentata e difesa dagli avv. Giuseppina Parisi, Luigi Boccia e Francesco Urraro, con domicilio eletto in Napoli, Corso V. Emanuele n. 670, presso l’avv. Ernesto Procaccini;

contro

Comune di S. Giuseppe Vesuviano, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall’avv. Maurizio Renzulli, con domicilio eletto in Napoli, p.zza Sannazzaro, 71, presso l’avv. Valerio Barone;

per l'annullamento,

quanto al ricorso introduttivo,

dell’ordinanza n. 16 del 30.01.2009, con la quale il Responsabile del…

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