Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 3368 del 2018

ECLI:IT:TARLAZ:2018:3368SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, in conformità con il consolidato orientamento giurisprudenziale, afferma che il Sindaco, ai sensi dell'art. 3, comma 16, della legge n. 94 del 2009, può legittimamente ordinare l'immediato ripristino dello stato dei luoghi e la chiusura dell'esercizio commerciale fino al pieno adempimento dell'ordine e del pagamento delle spese o della prestazione di idonea garanzia, e comunque per un periodo non inferiore a cinque giorni, nei casi di indebita occupazione di suolo pubblico previsti dall'art. 20 del Codice della Strada. Tale potere discrezionale attribuito al Sindaco è stato esercitato in via generale e preventiva attraverso l'Ordinanza sindacale n. 258 del 2012, la quale ha impartito specifiche indicazioni ai Dirigenti dei competenti Uffici dell'Amministrazione capitolina, disponendo l'applicazione delle predette misure sanzionatorie nei casi di occupazione di suolo pubblico totalmente abusiva effettuata, per fini di commercio, su strade urbane ricadenti nel territorio capitolino, delimitato dal perimetro del sito Unesco. Pertanto, la mera pendenza del procedimento di concessione di occupazione di suolo pubblico, anche ove risultasse comprovata, non legittima l'occupazione abusiva, né può configurarsi alcuna ipotesi di silenzio assenso, essendo il potere di concessione di suolo demaniale di natura discrezionale. Inoltre, l'eventuale mancanza di comunicazione di avvio del procedimento non determina l'illegittimità del provvedimento, stante la natura vincolata dello stesso.

Sentenza completa

Pubblicato il 26/03/2018

N. 03368/2018 REG.PROV.COLL.

N. 01956/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1956 del 2018, proposto da:
Bio S.r.l.S., in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'avvocato Francesco Antonio Poggio, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, piazza Giovanni Randaccio, n. 1;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'avvocato Alessandro Rizzo, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via del Tempio di Giove 21;
Roma Capitale, Municipio Roma I non costituito in giudizio;

per l'annullamento

-della Determina Dirigenziale n. CA/4697/2017 del 21.11.2017 pro…

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