Cassazione penale Sez. V sentenza n. 11910 del 21 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:11910PEN

Massima

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Il possesso e l'utilizzo di una carta di identità valida per l'espatrio contraffatta, con la propria effigie fotografica, integra il reato di cui all'art. 497-bis c.p. (detenzione e fabbricazione di documenti di identificazione falsi), a prescindere dall'uso che si intende fare del documento, essendo sufficiente che il falso sia idoneo a ledere la fede pubblica, indipendentemente dalla sua concreta idoneità a conseguire uno scopo antigiuridico. La falsità del documento non deve essere necessariamente accertata mediante indagini tecniche, potendo essere provata anche attraverso la testimonianza di pubblici ufficiali competenti a rilevarne gli indici rivelatori dell'autenticità. L'imputato non può chiedere la sospensione del procedimento con messa alla prova ai sensi dell'art. 168-bis c.p. nel giudizio di cassazione, in quanto tale beneficio presuppone lo svolgimento di un iter processuale alternativo alla celebrazione del giudizio, né può invocare l'applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto di cui all'art. 131-bis c.p. senza adeguata motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SAVANI Piero - Presidente

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 651/2011 CORTE APPELLO di ANCONA, del 28/02/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 15/12/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GUARDIANO ALFREDO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ROSSI Agnello, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
FATTO E DIRITTO
1. Con la sentenza di cui in epigrafe la corte di appello di Ancona confermava la sentenza con cui il tr…

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