Il rilascio di un condono edilizio, ancorché fondato su dichiarazioni sostitutive dell'interessato, costituisce un provvedimento amministrativo a tutti gli effetti, sicché il suo annullamento in autotutela da parte dell'amministrazione è subordinato al rispetto dei presupposti di cui all'art. 21-nonies della legge n. 241/1990, tra cui la comparazione dell'interesse pubblico con quello del privato e l'indicazione delle specifiche ragioni di interesse pubblico che giustificano il sacrificio dell'interesse privato. Inoltre, qualora il privato produca una relazione tecnica che dimostri l'insussistenza del vincolo paesaggistico invocato dall'amministrazione a fondamento dell'annullamento, in assenza di una specifica contestazione da parte dell'ente, il giudice può ritenere provato tale fatto ai sensi dell'art. 64, comma 2, del codice del processo amministrativo, senza necessità di disporre ulteriori accertamenti istruttori. In tali ipotesi, il provvedimento di annullamento in autotutela deve essere annullato per difetto dei presupposti di legge.