Cassazione penale Sez. V sentenza n. 43741 del 9 novembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:43741PEN

Massima

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Il vincolo associativo finalizzato al traffico illecito di sostanze stupefacenti può essere dimostrato anche attraverso l'accertamento di "facta concludentia", quali i continui contatti tra gli spacciatori, i frequenti viaggi per il rifornimento della droga, le basi logistiche, le forme di copertura e i beni necessari per le operazioni delittuose, le forme organizzative utilizzate, sia di tipo gerarchico che mediante divisione dei compiti tra gli associati, la commissione di reati rientranti nel programma criminoso e le loro specifiche modalità esecutive. L'esistenza dell'associazione a delinquere può essere ravvisata anche tra il fornitore di sostanze stupefacenti e i venditori al minuto, quando l'attività di questi ultimi sia posta in essere avvalendosi continuativamente e consapevolmente delle risorse dell'organizzazione e con la coscienza di farne parte, poiché in tale ipotesi l'attività di spaccio rappresenta un volontario contributo causale fornito alla realizzazione del fine di profitto del sodalizio criminoso. Integra altresì la condotta di partecipazione ad un'associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti la costante disponibilità all'acquisto delle sostanze stupefacenti di cui l'associazione fa traffico, in quanto agevola lo svolgimento dell'attività criminosa dell'associazione ed assicura la realizzazione del suo programma delittuoso, sempre che si accerti che essa è posta in essere avvalendosi continuativamente delle risorse dell'organizzazione, con la coscienza e volontà dell'autore di farne parte e di contribuire al suo mantenimento. Il tribunale del riesame, investito della cognizione piena del fatto, può integrare o sostituire la motivazione del provvedimento impugnato, senza essere vincolato dalla motivazione del provvedimento originario, purché si mantenga nell'ambito del fatto-reato oggetto della contestazione provvisoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfre - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza pronunciata dal tribunale del riesame di Lecce il 28.2.2012;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));

udito il Pubblico Ministero nella persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso;

uditi per il ricorrente l'…

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