Cassazione penale Sez. V sentenza n. 5609 del 5 febbraio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:5609PEN

Massima

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Il giudizio di credibilità della persona offesa, quale unica fonte probatoria a carico dell'imputato, può fondare la responsabilità per i reati di ingiuria e minaccia, purché sottoposto a penetrante vaglio di attendibilità e coerenza interna, anche in assenza di riscontri esterni, in virtù del consolidato orientamento giurisprudenziale che ammette tale modalità di accertamento. Tuttavia, tale giudizio non può essere inficiato dalla mera allegazione di circostanze marginali, ritenute soggettivamente più verosimili dall'imputato, ovvero dalla mancata ammissione di prove dichiarative e documentali che, pur rilevando sul piano del clima relazionale tra le parti, non incidono direttamente sulla ricostruzione dei fatti costitutivi dei reati contestati. Analogamente, le scriminanti putative di cui all'art. 599 c.p. non possono essere riconosciute sulla base di mere dichiarazioni dell'imputato non sorrette da altri elementi probatori, specie ove il fatto ingiusto allegato risulti oggettivamente inidoneo a giustificare le condotte offensive e minacciose tenute. Infine, l'elemento soggettivo dei reati di ingiuria e minaccia può ritenersi integrato in ragione del carattere oggettivamente offensivo ed intimidatorio delle espressioni pronunciate, anche in presenza di un contesto relazionale burrascoso tra le parti, senza che ciò possa configurare un mero eccesso colposo non punibile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazi - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. POSITANO Gabriele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 76/2008 TRIBUNALE di ROMA, del 07/05/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 19/11/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LAPALORCIA GRAZIA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. IZZO G., che ha concluso per annullamento senza rinvio per prescrizione.

RITENUTO IN FATTO

1. (OMISSIS) e' stato ritenuto responsabile, con sentenza del Giu…

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