Cassazione penale Sez. V sentenza n. 33141 del 25 novembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:33141PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione di tipo mafioso ai sensi dell'art. 416-bis c.p. non richiede necessariamente l'investitura formale o la commissione di reati-fine, ma può essere desunta dalla stabile e organica compenetrazione del soggetto nel tessuto organizzativo del sodalizio, tale da implicare un ruolo dinamico e funzionale nell'esplicazione del quale l'interessato "prende parte" al fenomeno associativo, rimanendo a disposizione dell'ente per il perseguimento dei comuni fini criminosi. Ai fini dell'integrazione della condotta partecipativa, rilevano pertanto significativi "facta concludentia" che rivelino un ruolo attivo e operativo del soggetto all'interno del sodalizio, come la partecipazione a riunioni con esponenti di rilievo dell'associazione, l'essere messo a conoscenza di dinamiche segrete del clan, il contributo al sistema di mantenimento dei sodali detenuti e l'aver preso parte a vicende criminali del sodalizio, condividendone le finalità e le azioni di intimidazione. L'interpretazione del linguaggio criptico o cifrato utilizzato nelle conversazioni intercettate costituisce questione di fatto rimessa alla valutazione del giudice di merito, la quale, se risulta logica in relazione alle massime di esperienza utilizzate, si sottrae al sindacato di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

Dott. RICCARDI Giusepp - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 17/03/2020 del Tribunale della liberta' di Lecce;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GIUSEPPE RICCARDI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. Picardi Antonietta, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito il difensore, Avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.…

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