Le sanzioni sostitutive della pena detentiva non sono, allo stato della legislazione, estensibili ai reati militari, non esistendo nel sistema penale militare la pena pecuniaria ed essendo gli istituti della semidetenzione e della libertà controllata inconciliabili con lo "status" di militare in servizio. Tale disciplina, derivante dagli artt. 53 e ss. legge 689/81, appare lesiva del principio di uguaglianza per l'ingiustificato e discriminatorio sacrificio della condizione personale e sociale del cittadino militare e del principio della funzione rieducativa della pena, per la negata fruibilità, da parte del condannato militare, di alternative sanzionatorie aventi indubbia valenza risocializzante. Ne consegue che non è manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale degli artt. 53 e 56 Legge 24 novembre 1981 n. 689, in riferimento agli artt. 3 e 27 COST..