Cassazione penale Sez. V sentenza n. 37798 del 25 settembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:37798PEN

Massima

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Il diritto di cronaca, pur legittimando la pubblicazione di notizie di interesse pubblico, trova un limite nel rispetto della verità e della pertinenza delle informazioni riportate, non essendo consentita la divulgazione di fatti lesivi della reputazione della persona coinvolta, se privi di un effettivo e attuale interesse pubblico alla conoscenza. Pertanto, la pubblicazione di un articolo contenente riferimenti alla pregressa condotta di vita di un soggetto, risalenti a decenni antecedenti e non strettamente connessi all'evento oggetto di cronaca, integra il reato di diffamazione, non potendosi ritenere sussistente il legittimo esercizio del diritto di cronaca. Analogamente, la mancata valutazione specifica della posizione del direttore responsabile, in relazione alla sua responsabilità per omesso controllo, determina la conferma della condanna anche nei suoi confronti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Consigliere

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) GR. PA. N. IL (OMESSO);

2) CU. MA. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 14/11/2008 della CORTE APPELLO di ROMA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIZZUTI Giuseppe;

sentite le conclusioni del P.G. Dott. FEBBRARO Giuseppe (rigetto del ricorso);

udito il dif. di P.C. Avv. LEONARDI Riccardo;

udito il dif. Avv. LONGO…

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