Cassazione penale Sez. V sentenza n. 15730 del 13 aprile 2023

ECLI:IT:CASS:2023:15730PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) si configura quando la condotta molesta e minacciosa, valutata nel suo complesso, sia idonea a cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura nella persona offesa, ovvero a ingenerare un fondato timore per la propria incolumità o per quella di persone a lei vicine, determinando così una modificazione delle sue abitudini di vita. La reciprocità dei comportamenti molesti tra l'autore e la vittima non esclude la configurabilità del reato, essendo sufficiente che la condotta dell'imputato abbia concretamente prodotto gli eventi tipizzati dalla norma incriminatrice. Ai fini dell'integrazione del reato di abuso d'ufficio (art. 323 c.p.), la mera violazione dei principi di imparzialità e buon andamento di cui all'art. 97 Cost., comma 3, non è più sufficiente dopo la riforma introdotta dal D.L. n. 76/2020, convertito in L. n. 120/2020, essendo necessario l'accertamento di una specifica regola di condotta violata dall'agente pubblico e dell'assenza di margini di discrezionalità nel suo operato. La valutazione complessiva della condotta dell'imputato e della sua idoneità a cagionare gli eventi tipici del reato di atti persecutori rientra nella sfera di apprezzamento del giudice di merito, non sindacabile in sede di legittimità se sorretta da adeguata motivazione, mentre l'affermazione di responsabilità per il reato di abuso d'ufficio, in assenza dell'individuazione di una specifica regola di condotta violata, non può essere confermata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. PISTORELLI Luca - rel. Consigliere

Dott. BELMONTE T. Maria - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. CANANZI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/7/2020 della Corte d'appello di Messina;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Luca Pistorelli;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Epidendio Tomaso, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
uditi per l'imputato l'avv. (OMISSIS) e l'avv. (OMISSIS), che hanno concluso chiedendo l'…

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