Consiglio di Stato sentenza n. 4961 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:4961SENT

Massima

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Il provvedimento di assegnazione di un alloggio di edilizia residenziale pubblica costituisce un titolo ad personam, la cui decadenza non opera automaticamente in caso di abbandono o cessione dell'immobile da parte dell'assegnatario, ma deve essere previamente accertata dall'amministrazione competente. Pertanto, l'occupazione dell'alloggio da parte di un familiare dell'assegnatario originario, successivamente al suo decesso o allontanamento, non integra di per sé un'occupazione abusiva che legittima la richiesta di regolarizzazione ai sensi dell'art. 53 della L.R. Lazio n. 27/2006, in quanto il familiare subentra nel godimento dell'alloggio in virtù del titolo di assegnazione originariamente rilasciato all'assegnatario deceduto o allontanatosi. L'art. 20 della L. n. 241/1990 sulla formazione del silenzio-assenso non trova applicazione in materia di assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica, essendo tale ambito escluso dall'operatività della citata disposizione normativa.

Sentenza completa

Pubblicato il 03/06/2024

N. 04961/2024REG.PROV.COLL.

N. 00508/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 508 del 2020, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato Ivan Polidori, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, viale di Trastevere 82;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato Fiammetta Lorenzetti, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via del Tempio di Giove n. 21;
Dipartimento Politiche Abitative Roma Capitale, non costituito in giudizio;

per la riforma

della s…

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