Tribunale Amministrativo Regionale Abruzzo - Pescara sentenza n. 554 del 2012

ECLI:IT:TARPE:2012:554SENT

Massima

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La destinazione urbanistica di un'area di proprietà privata, prevista in uno strumento di pianificazione generale, può essere modificata dall'amministrazione comunale solo in presenza di una adeguata e specifica motivazione, qualora tale modifica incida su un affidamento qualificato del privato, come nel caso in cui il proprietario abbia ottenuto l'accoglimento di una propria osservazione finalizzata all'inserimento dell'area in una zona con destinazione più favorevole. In tali ipotesi, la semplice inclusione dell'area in una zona con destinazione meno vantaggiosa, senza una congrua motivazione, determina l'illegittimità dello strumento urbanistico per violazione del principio di buona amministrazione e tutela dell'affidamento del privato. La discrezionalità di cui gode l'amministrazione comunale nella pianificazione urbanistica generale trova un limite nell'esigenza di tutelare le aspettative qualificate del privato, derivanti da precedenti determinazioni amministrative che abbiano inciso sulla destinazione urbanistica del suo fondo. In tali casi, la modifica della destinazione d'uso, in senso sfavorevole per il proprietario, deve essere adeguatamente motivata, al fine di scongiurare l'illegittimità dello strumento urbanistico per violazione del principio di buona amministrazione e tutela dell'affidamento. Nell'esercizio della discrezionalità pianificatoria, l'amministrazione comunale è tenuta a bilanciare l'interesse pubblico alla corretta conformazione del territorio con le aspettative qualificate dei privati proprietari, derivanti da precedenti determinazioni amministrative che abbiano inciso sulla destinazione urbanistica dei loro fondi. Pertanto, la modifica in senso sfavorevole di tali destinazioni, senza una congrua e specifica motivazione, determina l'illegittimità dello strumento urbanistico per violazione del principio di buona amministrazione e tutela dell'affidamento.

Sentenza completa

N. 00361/2012
REG.RIC.

N. 00554/2012 REG.PROV.COLL.

N. 00361/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Abruzzo

sezione staccata di Pescara (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 361 del 2012, proposto da:
Antonio Tommaso Santorelli, rappresentato e difeso dall'avv. Peppino Polidori, con domicilio eletto presso Peppino Polidori in Pescara, via Pesaro, 21;

contro

Comune di Ortona, rappresentato e difeso dall'avv. Dario Rapino, con domicilio eletto presso la Segreteria di questo Tribunale in Pescara, via Lo Feudo 1;

per l'annullamento

del Piano regolatore generale del Comune di Ortona, il cui procedimento si è concluso con la deliberazione consiliare 14 marzo 2012, n. 14; nonché degli atti presupposti e connessi.

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