Il Sindaco, quale rappresentante della comunità locale, può adottare ordinanze contingibili e urgenti ai sensi dell'art. 50, comma 5, del D.Lgs. n. 267/2000 (TUEL) per fronteggiare situazioni di emergenza sanitaria o di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale, anche in materia di gestione dei rifiuti, a prescindere dall'accertamento della responsabilità del soggetto interessato, purché ricorrano i presupposti di contingibilità e urgenza, debitamente motivati nell'atto. Tali ordinanze, di carattere extra ordinem, possono essere adottate anche in presenza di un impianto di trattamento dei rifiuti autorizzato dalla Regione ai sensi dell'art. 208 del D.Lgs. n. 152/2006 (Codice dell'Ambiente), senza che ciò comporti un'invasione della competenza regionale, in quanto il potere regionale di controllo sull'osservanza delle prescrizioni autorizzative e l'eventuale adozione di provvedimenti sanzionatori, inclusa la revoca dell'autorizzazione, non esclude il ricorso da parte del Sindaco allo strumento extra ordinem delle ordinanze contingibili e urgenti, a tutela della salute pubblica e dell'ambiente, qualora ricorrano i presupposti di necessità e urgenza. L'omissione della comunicazione di avvio del procedimento è altresì legittima, in presenza di una situazione di urgenza qualificata, debitamente motivata nell'ordinanza, che giustifica la deroga a tale adempimento procedimentale.