Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 23237 del 1 giugno 2016

ECLI:IT:CASS:2016:23237PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, nell'esercizio delle sue funzioni, richiede o accetta utilità da soggetti privati in relazione all'adozione di atti conformi ai doveri d'ufficio, integra il reato di corruzione propria, anche qualora gli atti adottati siano in linea con le esigenze terapeutiche dei pazienti. Infatti, la mera accettazione di utilità per l'adozione di atti rientranti nei doveri d'ufficio, in violazione delle disposizioni sui rapporti con i fornitori di medicinali, costituisce atto contrario ai doveri di ufficio, a prescindere dalla correttezza della scelta terapeutica. Tuttavia, perché il reato di corruzione propria sia configurabile, è necessario che vi sia la prova di un nesso causale diretto tra la dazione o promessa di utilità e l'adozione dell'atto, non essendo sufficiente la mera coincidenza temporale tra i due eventi. Inoltre, la condotta del pubblico ufficiale deve essere caratterizzata dal dolo specifico di perseguire un indebito vantaggio patrimoniale, non essendo sufficiente la mera ricezione di utilità per attività istituzionali, anche se non correttamente rendicontate. Infine, la responsabilità del corruttore è esclusa qualora il pubblico ufficiale abbia agito con una riserva mentale, senza alcuna effettiva intenzione di mantenere le promesse fatte, essendo necessario accertare la concreta volontà di realizzare il patto corruttivo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CONTI Giovanni - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluig - rel. Consigliere

Dott. SCALIA Laura - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1. (OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
2. (OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 4337/2013 CORTE APPELLO di FIRENZE, del 2/2/2015;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)) che ha chiesto l'annullamento con rinvio quanto al capo d) per (OMISSIS), l'annullamento con rinvio per (OMISSIS) quanto ai capi D sub 3 e O; il riget…

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