Cassazione penale Sez. II sentenza n. 11874 del 15 marzo 2018

ECLI:IT:CASS:2018:11874PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, non è tenuto ad un'analisi analitica di tutte le deduzioni difensive, essendo sufficiente che, attraverso una valutazione globale delle risultanze processuali, spieghi in modo logico ed adeguato le ragioni del proprio convincimento, dimostrando di aver tenuto conto di ogni fatto decisivo, anche se non espressamente confutato, purché logicamente incompatibile con la decisione adottata. Ai fini dell'adozione di una misura cautelare, è sufficiente qualunque elemento probatorio idoneo a fondare un giudizio di qualificata probabilità sulla responsabilità dell'indagato, senza che gli indizi debbano essere valutati secondo i medesimi criteri richiesti per il giudizio di merito. L'interpretazione del linguaggio criptico o cifrato utilizzato dagli indagati nelle conversazioni intercettate costituisce questione di fatto rimessa alla valutazione del giudice di merito, la quale, se risulta logica in relazione alle massime di esperienza utilizzate, si sottrae al sindacato di legittimità. La qualità di partecipe di un'associazione mafiosa fa sorgere una presunzione di pericolosità sociale, che può essere superata solo quando l'associato abbia dimostrato di aver stabilmente rescisso i suoi legami con l'organizzazione criminosa. Pertanto, il giudice di merito, nel confermare la misura cautelare, può legittimamente ritenere attuali le esigenze cautelari quando l'ultima conversazione intercettata, dalla quale emerge il ruolo organico dell'indagato nell'associazione, risalga a poco tempo prima dell'emissione dell'ordinanza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO D. - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Consigliere

Dott. PARDO Ignaz - Consigliere

Dott. DI PISA - rel. Consigliere

Dott. SGADARI G. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 28/07/2017 del TRIB. LIBERTA' di LECCE;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. FABIO DI PISA;
sentite le conclusioni del PG Dr. PRATOLA GIANLUIGI il quale ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
Udito il difensore del ricorrente il quale si e' riportato ai motivi del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con provvedimento del 28/07/2017 il Tribunale di Lecce, sezione del riesame, rigettava la richiesta ex articol…

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