Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La stazione appaltante, in caso di dichiarazioni incomplete o imprecise da parte di un concorrente in merito al possesso dei requisiti di partecipazione, non deve procedere all'esclusione immediata, ma deve attivare il soccorso istruttorio previsto dall'art. 48, comma 2, del D.Lgs. n. 163/2006, consentendo al concorrente di integrare e chiarire la documentazione, al fine di accertare il possesso sostanziale del requisito richiesto. L'esclusione per carenza del requisito può essere disposta solo all'esito di tale verifica, nel rispetto del contraddittorio e dei principi di proporzionalità e buon andamento dell'azione amministrativa. Inoltre, la mancata impugnazione immediata dell'atto di esclusione, pur riducendo il quantum risarcibile, non esclude il diritto al risarcimento del danno in caso di accertata illegittimità dell'esclusione e del conseguente provvedimento di aggiudicazione, in applicazione dell'art. 30 del Codice del processo amministrativo.